PLSTCT
Unauthorized Reproduction for Functional Purpose – a tribute to Charlotte Posenenske
29.09.2020 – 09.11.2020
PLSTCT
Unauthorized Reproduction for Functional Purpose – a tribute to Charlotte Posenenske
29.09.2020 – 09.11.2020
studioconcreto, con l’ausilio di un intervento a firma del collettivo PLSTCT, presenta la restituzione editoriale del ciclo di incontri Performance di Parola tra Gesto e Architettura che ha visto la partecipazione di Claire Fontaine, Roberta Mansueto (takecare), Marta Olivieri, Pietro Gaglianò, Simona Cleopazzo e dei collettivi Casa a Mare e Post Disaster. L’edizione realizzata in collaborazione con Pigment Workroom, raccoglie testi e immagini di documentazione del progetto incentrato sull’analisi della prossemica degli spazi non convenzionali che sfuggono alla pianificazione progettuale istituzionale, con l’obiettivo di riconsiderare ancora una volta lo spazio intersoggettivo della strada come matrice del dibattito politico e sociale. Sarà inoltre presentato al pubblico il libro d’artista Prima Casa del collettivo Casa a Mare, edito da Libri Tasso, insieme al multiplo dell’omonima formella in ceramica realizzata appositamente per il villaggio INA-Casa di Lecce in cui è sito studioconcreto. Un’edizione è interamente dedicata all’approfondimento del laboratorio eco-sensibile Corpotesto a cura di Roberta Mansueto e Marta Olivieri, infine una pubblicazione sulla mostra I – WE – YES ospita al suo interno un testo inedito dell’artista collettiva Claire Fontaine.
Per accogliere le edizioni e i multipli di Performance di Parola tra Gesto e Architettura il duo PLSTCT ha realizzato un dispositivo site-specific dal nome Unauthorized Reproduction for Functional Purpose – a tribute to Charlotte Posenenske pensato e disegnato come base fisica su cui sarà evidenziato il dialogo tra i diversi contributi realizzati.
Il dispositivo si lega concettualmente a Creatures of Habit, Breathing il video realizzato dal duo tarantino nel mese di giugno per exscenario (https://studioconcreto.net/exscenario). A suo tempo fu esplorato l’atto di respirare come una necessità vitale da cui l’architettura – intesa come una tecnologia di controllo dei corpi e dello spazio – non può prescindere. Reproduction for Functional Purpose – a tribute to Charlotte Posenenske reinterpreta principalmente una serie di opere scultoree dell’artista Charlotte Posenenske, esponente marginale e controversa della minimal art che negli anni ‘60 ha disegnato una serie di volumi in acciaio ispirati agli impianti di ventilazione degli edifici. Questi moduli, denominati serie D, sono concepiti per essere assemblati in infinite combinazioni in relazione allo spazio architettonico. In questo caso, le componenti tecnologiche per la conduzione dell’aria selezionate da PLSTCT, vengono inglobate dalle caratteristiche spaziali di studioconcreto con l’obiettivo di generare uno spaesamento all’interno di uno spazio domestico.
La reinterpretazione realizzata da PLSTCT non è formale o materica, ma funzionale. I moduli concepiti da Posenenske sono stati riprodotti cercando di creare una replica il più possibile fedele all’originale ma, dal momento che non sono più utilizzati come opere scultoree bensì come display, ridisegnano nuovi significati. La sola differenza con gli oggetti disegnati dall’artista è il marchio apposto su ogni modulo. Questa operazione, di fatto, annulla la corrispondenza tra copia non- autorizzata e i pezzi originali. In un certo senso viene compiuta una sorta di downgrade: da scultura/opera esposta a piattaforma/basamento per opere.
Nel 1968 Posenenske scrisse un manifesto su Art International in cui spiegava il motivo che la indusse ad abbandonare il mercato dell’arte a favore della ricerca sociologica. Nel testo afferma: “Le cose che faccio sono modificabili, più semplici possibile, riproducibili.” Posenenske, inoltre, ha condiviso deliberatamente le dimensioni e le istruzioni tecniche degli elementi che aveva disegnato. “Per lei l’anonimato era importante. Passando dall’arte Minimal a quella concettuale, vedeva la sua funzione come quella di un fornitore di materiale, che non doveva essere presente al momento della realizzazione artistica. Gradualmente diventò sempre meno rilevante che le sue creazioni venissero identificate come arte.” (Martin Pesch – Frieze.com)
Enfatizzando ulteriormente la sua idea di democratizzazione dell’arte, i PLSTCT hanno deciso di reinterpretare il lavoro dell’artista minimalista come uno strumento di design open-source da utilizzare per creare un sistema di display. A partire dall’intenzione di Posenenske di “declassare” l’opera d’arte a oggetto industriale, il dispositivo mira a generare una serie di riflessioni sui confini che esistono tra arte e design – e quindi anche tra funzionale e non funzionale.
Unauthorized Reproduction for Functional Purpose – a tribute to Charlotte Posenenske fa parte di “Performance di parola tra gesto e architettura” è tra i vincitori della seconda edizione del premio “Creative Living Lab”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea, organismo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e finanziato nell’ambito del programma straordinario 2020 in materia di cultura e spettacolo della Regione Puglia.