Lucia Veronesi e Valentina Bonifacio
La fortuna interiore
01.04.2021 – 01.05.2021
Lucia Veronesi e Valentina Bonifacio
La fortuna interiore
01.04.2021 – 01.05.2021
La fortuna interiore, 2020
26”07′, colore, stereo sound
Regia: Lucia Veronesi e Valentina Bonifacio
Montaggio video: Lucia Veronesi e Valentina Bonifacio
Animazioni: Lucia Veronesi
Riprese: Lucia Veronesi e Giuseppe Drago
Montaggio audio: Valentina Bonifacio e Lucia Veronesi
Supporto audio post-produzione: Marian Alexander Mentrup
Nell’aprile del 2017, durante una breve visita in Puglia, Lucia intervista – spinta da curiosità personale – la fotografa Lisetta Carmi, figura cardine del Novecento artistico italiano, che in quel momento ha 93 anni. Nata a Genova da una famiglia di origine ebraica, dopo aver raggiunto la fama come pianista e come fotografa a livello internazionale, Lisetta Carmi costruisce nel 1979 nelle campagne di Cisternino, in Valle d’Itria, uno dei primi Ashram d’occidente.
Da quell’intervista con Lisetta è iniziato il nostro viaggio.
La parola ashram viene dal sanscrito āśrama, che significa “esercizio spirituale”. Nella religione induista, gli Ashram sono luoghi isolati rispetto allo spazio urbano dove meditare e riposare prima di continuare il proprio percorso esistenziale. La pratica del tirthayatra, o pellegrinaggio spirituale, è diffusa in India da molti secoli diventando solo a partire dagli anni ‘60 un attrattivo per i visitatori occidentali.
Negli anni ‘70, durante un viaggio in India, Lisetta incontra per la prima volta nell’Ashram di un paesino indiano alle pendici dell’Himalaya, Herakhan, colui che diverrà la sua guida spirituale: Haidakhan Baba, o Babaji. Dopo qualche anno, Babaji chiede a Lisetta e ad altre devote di costruire a Cisternino un tempio identico a quello di Herakhan, un compito che trasformerà radicalmente la loro esistenza ma anche quella del luogo che ospiterà l’Ashram e il suo tempio.
Il contrasto tra l’Ashram e il paesaggio circostante è molto forte, così come lo è il sincretismo – scolpito nel territorio – tra santi cattolici e dèi indiani. Dopo averlo osservato da lontano, abbiamo iniziato a chiederci che tipo di relazione esistesse tra l’Ashram e il paesaggio che lo circonda, e abbiamo raccolto testimonianze di devoti che si sono trasferiti a Cisternino in seguito alla sua fondazione.
Può un’utopia risentire del territorio che la circonda? Come ne viene modificata?
Negli anni, anche i devoti dell’Ashram venuti da fuori sono diventati parte del territorio, hanno iniziato ad abitarlo nel senso più profondo della parola. Hanno lavorato la terra, l’hanno percorsa a piedi innumerevoli volte e si sono sposati con persone del luogo. “La fortuna interiore” indaga l’interazione che si è creata tra la Valle d’Itria, i suoi abitanti e chi per stare vicino all’Ashram ha deciso di trasferirsi in quel luogo.
Il filo rosso del documentario si snoda attraverso un dialogo differito tra Lisetta Carmi e Giovanni Zizzi, il mastro trullaro – all’epoca un giovane uomo – a cui Lisetta incaricò la costruzione del tempio poco dopo il suo arrivo in Puglia. Fondato su una grande stima reciproca, il loro rapporto parla dell’incontro tra due mondi e tra due traiettorie di vita che avrebbero potuto non incrociarsi mai e della relazione profonda che Lisetta ha costruito con quei luoghi, con i contadini che lavoravano la campagna attorno all’Ashram e con la fertilità della terra per la quale nutriva un profondo rispetto.
Tutte le interviste presenti nel documentario sono state filmate tra il 2017 e il 2018, e sono intervallate con foto d’archivio rielaborate attraverso animazioni a passo uno.
Esplorando quei luoghi, abbiamo realizzato come l’Ashram fosse una delle numerose visioni sedimentate nel territorio, come facesse in realtà parte di un contesto più ampio segnato dalla realizzazione di numerose utopie.